domenica 30 gennaio 2011

sabato 22 gennaio 2011

n°9 court metrage

n°8 Piccola Bacheca porta oggetti

Ricoprite il legno con acrilico colorato (in questo caso rosa pastello). Una volta asciutto, con il vinavil diluito incollate le immagini (ritagli di giornale e immagini, ad esempio un vecchio calendario). Aspettate che si asciughi di nuovo e poi passate più strati di vernice trasparente fino a quando non ci saranno più dislivelli della superficie.
Fronte
 Retro

domenica 9 gennaio 2011

n°5 Raymond Dufayel

Mia piccola Amélie, lei non ha le ossa di vetro. Lei può scontrarsi con la vita. Se lei si lascia scappare questa occasione con il tempo sarà il suo cuore che diventerà secco e fragile come il mio scheletro. Perciò si lanci, accidenti a lei! 

venerdì 7 gennaio 2011

Facile Facile n°4 Lampada floreale

I portalampade vuoti sono stati riempiti con orchidee in plastica (e speriamo che non prendano fuoco).



giovedì 6 gennaio 2011

Da Ricordarsi n°3: Gli animali sono amici così discreti: non fanno domande e non riportano pettegolezzi.

Metti che un giorno, Dalle Mie Parti, hai un problema, sta male il gatto, s'è bruciato il soufflè, non hai un lavoro, s'è rinsecchita la pianta grassa. Prendi la giacca ed esci, fai una passeggiata cerchi qualcuno che conosci.
Ora, sempre Dalle Mie Parti, ti capita di incontrare, tra i tanti, un paio di esemplari molto diversi che chiameremo la donnola e il procione.

Sei fortunato esci e ti imbatti in uno dei procioni (rarissimi).
Il procione è un amico, ti saluta felice di vederti anche se anche la sua pianta grassa non ce l'ha fatta, ti viene incontro e ti offre delle saporite chiacchierate, un pezzo di torta, ti fa venir voglia di raccontare i tuoi più intimi pensieri anche se sono anni che non parlavate, anche se è fuori dalla quotidianità. 
e quello che ti è vicino ogni giorno? un piacere immenso, se gli scappa un torto, lo ammette quasi mentre lo fa, viene in vacanza con te e si prende il thè nella tua casa in disordine anche con i tuoi genitori, ti avvisa se hai la forfora, ti presta le scarpe, esci con lui ogni giorno e hai sempre qualcosa di nuovo da raccontare. in mezzo a tutti in quel momento siete solo tu e lui, lo abbracci e tutto sa di buono.

Ma sei sfortunato, prima di poter vedere la coda bianca e nera del tuo amico senti puntati su di te gli occhi socchiusi della Donnola. ti guarda ma non ti saluta, lasciandoti un sapore amaro senza aver nemmeno dato un morso e si gira dall'altra parte quando ti accorgi che ti sta osservando.

Si perchè le hai fatto un torto grave e indimenticabile, metti che non le hai prestato il maglione, che le freghi il posto in treno, che prendi un voto in più all'esame e la donnola non ti perdona più. 
Per non parlare dell'insidiosissimo e gravissimo Torto Invisibile: se la donnola viene a sapere che non l'hai avvisata che c'era un ipotetico poi saltato incontro di animali o peggio se la donnola ritiene che tu debba farle gli auguri/darle conforto per un qualche evento che magari ignori essere accaduto 
SEI FINITO, non ti perdonerà

si volterà sempre dall'altra parte radunando quante più possibili altre donnole sdegnate per l'ingiuria inammissibile; cercherà di convincere o farti credere di aver convinto fior di procioni a perorare la sua causa.

e qui parte la mia parte preferita, Il Sincronismo Olimpionico del gruppo di donnole: decine di sguardi e teste che si voltano in un solo gesto, un unico cervello che muove così tanti muscoli facciali.

La coreografia è perfetta quando entri a farne parte illusa di non aver a che fare con le stesse persone di 10 anni prima: alzi un braccio, una mano, sollevi un mento (a mo' di saluto) e i colli scattano tutti a destra. Rinunci e ti giri e i colli tornano nuovamente verso di te.

Poi Attenzione!! 
Per rompere la monotonia, per dare l'esempio ecco che la mente del gruppo, avvisate le altre prima di compiere l'impresa e scodinzolando per richiamare l'attenzione dei procioni vicini, ti viene incontro (n.d.a. il gruppo continua la nervosa coreografia):
- ma come non ti ho salutato! (con la naturalezza della persona che l'ha sempre fatto)
- (la guardi, il gruppo di donnole vicino ora può fare lo scatto di collo verso di te e tu speri che prima o poi uno si spezzi o che ci sia un inizio di strabismo) ciao.
- cosa fai? come stai? (un nuovo scatto)
- bene non vuoi parlare di te, tronchi la falsità della conversazione.

Ritorna al gruppo e, sebbene ci siano stati solo due scambi di parole, assume la figura dell'educatrice dimostrando l'indifferenza e la superiorità sull'animale offensivo. 
Ti senti incolume, non hai dato informazioni su di te, ma allora perchè la donnola è vittoriosa? perchè sta guardando i cuccioli ansiosi del pasto e racconta loro del conto delle tue imperfezioni sulla fronte, di aver notato che nel discorso le vocali erano molto aperte (segno certo di debolezza), cose così.
e quelle vocali saranno un lauto pasto fino al prossimo incontro, sazie di tanta novità in una vita così difficile dove le offese sono dietro l'angolo.

E nel letto sorridi pensando all'abbraccio dolce con il procione.

lunedì 3 gennaio 2011

Buon Proposito n°1: Realizza ciò che hai in mente

Avvantaggiata dalla totale ignoranza dell'indirizzo del blog da parte delle altre coautrici (ma allora perchè le chiamo coautrici? va bene lo ammetto, ho modificato il nome) mi affretto a postare la prima creazione del 2011, la borsettaflorealesperimentale(nonrifinitaalmegliomatantocarina).


Ingredienti:
- Ritagli di Stoffa da tappezziere
- Un Genitore che vi insegni ad usare una macchina da cucire
- Mezza Giornata
- Nastro Verde Recuperato dalla confezione di un cesto natalizio.
C'entrano dei libri piccolini, diciamo quelli dell'Adelphi e si chiude a sacco. La fodera interna è abbinata (anche se non si vede ci potete credere).

Insomma un grande passo è stato compiuto: da più di un anno oramai mi ripromettevo di farci qualcosa con questa stoffa, così come di tanti altri oggetti messi da parte.
Così, negli ultimi 3 giorni dell'anno ne ho ricavato una borsa. 
Non sarà la borsa migliore del mondo, magari non la userò mai, magari penzolano troppi fili qua e là (nascosti accuratamente nella foto) ma l'ho fatta e ho smesso di parlare di un progetto astratto (ora parlo continuamente del prodotto finito)